martedì 17 febbraio 2009

Femmina de luxe di Elisabetta Bucciarelli

Dol's. Il sito delle donne on line
17 febbraio 2009
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Una storia noir sul corpo e sulle sue modificazioni naturali e forzate e sulla ricerca smodata di una perfezione. Intervista a Elisabetta Bucciarelli.

Femmina de Luxe (Perdisa editore) di Elisabetta Bucciarelli è un noir, ambientato a Milano, in cui si intrecciano le vite di due donne esteticamente molto diverse ma ugualmente insicure e fragili.
In una recensione sul blog di Marco Minghetti, Paola Pioppi scrive così: “un libro breve e fulminante, una storia che lascia tanta inquietudine nello scivolare distante e parallelo delle vite delle due protagoniste, ma che suggerisce molteplici spunti per ragionare sul nostro modo di porsi rispetto al valore dell’estetica, rispetto all’autocompiacimento come prodotto dell’approvazione altrui.''

L’autrice dice: “è una storia noir sul corpo e sulle sue modificazioni naturali e forzate e sulla ricerca smodata di una perfezione presunta e irraggiungibile. Olga, incurante di mode e convenienze sociali, non vuole dimagrire perché per lei il peso è un’identità. Invece Marta è una vittima sacrificata al dio della perfezione estetica: apprezzata, desiderata e dalla figura piacevole, nasconde un profondo disagio che nessuno sa cogliere. E’ molto magra ma il tentativo di eliminare quell’unico, piccolo, difetto che la divide dal suo ideale la porta alla perdizione.''

Tralasciamo in questa sede l’analisi e commento alla storia thriller ed anche gli altri protagonisti per concentrarci sul cospicuo sottofondo psicologico. 
Questo è un libro sull’ incapacità di accettarci per quello che siamo da ogni punto di vista: fisico, professionale, psicologico. Da questa frustrazione nasce il tentativo di rispondere in modo compulsivo e ansiogeno alle aspettative altrui, cercando di trasformarci e adattarci quanto più possibile a modelli esterni, spesso molto distanti da ciò che davvero siamo.
Come ci si adatta?
Con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Ad esempio attraverso il cibo. Diamo al cibo la delega per rendere appetibile o repellente chi si esprime per suo tramite. In Femmina tutto ciò è portato all’estremo: da parte di quasi tutti i personaggi, c’è la ricerca ostinata di una presunta perfezione estetica ma anche una forma aberrante di compensazione volta a colmare la profonda mancanza d’amore. Il tutto per raggiungere un fantomatico equilibrio destinato a trasformarsi inevitabilmente in frustrazione. Un’illusione destinata a rendere tutti infelici.
E le donne in particolare vivono questa situazione?
Soprattutto, infatti si pensi alla quantità di donne, non solo adolescenti, che si astengono dal mangiare o si nutrono molto poco. O al contrario sono bulimiche. Le donne spesso fanno del cibo un’arma contro se stesse e nei confronti del mondo. Quando questo non succede ci pensa il mondo a porre il problema della forma. Entrambe le donne del mio romanzo, Olga e Marta, proveranno a trasformarsi in femmine di lusso, a oggettivarsi per trovare una presunta e agognata felicità cercata erroneamente fuori da sé.
E tu che rapporto hai col cibo, invece?
Conflittuale e problematico da sempre. Ma ho imparato a controllarmi. So che il pensiero ossessivo di un chilo di troppo è in realtà il campanello d’allarme per altri problemi: ansie, preoccupazioni, disagi. Per vincere la mia istintiva diffidenza nei confronti del cibo ho trovato delle strategie. Piatti cucinati molto bene e molto belli da guardare. Più portate con poche cose ciascuna e se possibile sempre diverse. 
E tu cucini?
Sì cucino, ma solo se sono di buon umore e in pace con il mondo. Allora preparo verdure in tutti i modi, ma anche lasagne e piatti esotici, a base di pollo e avocado o crostacei. Se non è così, cerco di essere semplice: piatti sicuri, pasta con sughi freschi a base di pomodoro.
Cerchi di attrarre col cibo?
Direi di no. Al contrario sono attirata dagli uomini che sanno mangiare bene e distinguono gli ingredienti e i sapori. Sono esseri pericolosi, hanno per me un valore aggiunto.
Cosa noti di più in un piatto (estetica, valore calorico…sapore)? 
L’estetica e il sapore. E la quantità più che le calorie: poco di tutto è il mio motto. Importante per me è anche il profumo. Se non è di mio gradimento non riesco neanche ad assaggiare. Infatti una cosa che non sopporto sono i formaggi, di qualsiasi tipo.
Se fossi un dolce cosa saresti? 
Una torta alla meringa
Il tuo cibo (piatto o alimento singolo) del ricordo?
La ciambella della nonna Maria, senza dubbio, con la glassa bianca e gli zuccherini colorati sopra. Ma anche la purea di patate della mamma, soffice come la neve.
Con che cosa ti consoli?
Guacamole (salsa a base di avocado) e cioccolato. Il mio preferito è quello al latte, completamente bianco.

Sandra Berriolo

sabato 14 febbraio 2009

Booksweb.tv: intervsta di Lia Volpatti a Elisabetta Bucciarelli

Booksweb.tv
12 febbraio 2009



Il dibattito: l'ossessione della perfezione estetica

A video spento
11 febbraio 2009

Qui l'originale

Il dibattito: l'ossessione della perfezione estetica 

I temi trattati da Elisabetta Bucciarelli nel suo romanzo Femmina De Luxe hanno dato lo spunto a Massimo Maugeri per avviare sul blog Letteratitudine un interessante dibattito (coordinato da Maugeri insieme a Mariano Sabatini) a cui vi invito a partecipare rispondendo a queste domande:

- Ritenete che, nell'ultimo decennio, ci sia stato un incremento o un decremento dell'ossessione alla ricerca della perfezione estetica? 
- Al di là dei luoghi comuni… ritenete che questa sorta di ossessione sia più forte nel Nord o nel Sud del paese? 
- È più a carico delle metropoli o delle periferie? 
- E perché? 

alcuni link 
- il blog di Elisabetta Bucciarelli 
- il blog di Femmina De Luxe 
- la playlist con i video che ho girato alla presentazione romana di Femmina De Luxe

Intervista a Elisabetta Bucciarelli

Bibliomanie.it
11 febbraio 2009
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Intervista a Elisabetta Bucciarelli sul libro Femmina de luxe, Perdisapop, 2008
di Marilù Oliva

Elisabetta Bucciarelli lavora con la scrittura. Ha scritto per il teatro, la televisione e il cinema. La sua sceneggiatura Amati Matti ha partecipato alla 53° Biennale del Cinema di Venezia ottenendo una menzione della giuria. Ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo; la scrittura come atto terapeutico, Le professioni della scrittura e una serie di racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. E' giornalista freelance e autrice di testi d'arte. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Happy hour, nel 2007 Dalla parte del torto, entrambi editi da Mursia.

Partiamo dal tuo ispettore, Maria Dolores Vergani. Lei approda in Polizia dopo un passato da psicologa che non ha capito le problematiche di una sua ex-paziente, caso che scatena, nella Vergani profondi sensi di colpa. Ma forse proprio questo sguardo d’indagine sugli animi umani costituisce una delle sue peculiarità. Cosa ne pensi del senso di colpa? E’ una prerogativa tipicamente femminile?
Penso che il senso di colpa sia stato (e ancora lo sia) un vero e proprio strumento educativo. Pur detestandolo e combattendolo quotidianamente gli riconosco, comunque, un’importante funzione sociale. Il contenimento di azioni delittuose per esempio. Su molte psicologie umane solo il senso di colpa può impedire l’atto delittuoso, non a caso sempre più assassini, soprattutto giovani, sembrano non provare alcun rimorso per le azioni compiute.

Ancora la Vergani. Dimmi cinque cose che vi sovrappongono e cinque che vi allontanano.
Parto da quelle che sono maggiormente distanti da me: Maria Dolores Vergani è una ex psicologa ora ispettore di Polizia, due professioni che non sceglierei mai, troppa aderenza con il Male e con la sofferenza. E’ single, alla ricerca del principe azzurro. Poco socievole, tende a dare del “lei” a tutti. Frequenta i locali milanesi che io detesto. E’ convinta che il miglior perdono sia la vendetta, su questo devo assolutamente farla riflettere ancora.
Abbiamo punti in comune, uno è l’amore profondo per l’Arte. Poi quello per i pastori tedeschi, lei ha avuto Laila io ho Max. Crede nella verità più che nella giustizia. Ha un’amica su cui contare. (Quelle cose rare che sembrano miracoli). Non ama eccedere, né alcol, né droghe, né sesso facile.

A pagina 14 di Femmina de luxe scrivi: “L’Ispettore Maria Dolores Vergani... sapeva che gli amori non consumati sono il peggio che possa capitare. Ma lei era quella delle rinunce e delle attese. Esasperate.” Ti è mai capitata una di queste attese logoranti?
Credo che la capacità di saper aspettare sia una delle mie caratteristiche migliori. Lavoro, amore, amicizia. Direi che ho esempi in tutti i campi. Non ho mai avuto fretta per nessuna cosa. Ma non mi sono mai data per vinta. Con i libri, per esempio. Ma anche nelle amicizie.

A pagina 19 scrivi: “A prima vista non sembrava proprio di aver bisogno di ridurre nulla, ma si sa, è il come ci immaginiamo a valere assai di più di come siamo”. Come si può superare, a tuo parere, questa discrasia?
Fa parte delle aspettative mal riposte, del desiderio di essere sempre più di quello che siamo. Gli obiettivi impossibili sono anche un motore dell’esistenza ma provocano, nella maggior parte dei casi, più frustrazione che altro. Essere all’altezza di cosa, per cosa e soprattutto per chi? Sono domande che dovremmo porci ogni volta che ci sentiamo brutti, incapaci o frustrati. Credo che questo sia davvero un problema sociale, che ricade a pioggia sulla vita di tutti. Competizioni sfrenate e soldi sprecati in lifting sono solo le punte di un malcontento generale e sotterraneo che poi produce mostri o solo insopportabili arrampicatori.

Leggendo il contesto professionale di Olga, mi è scattata una riflessione. Olga, donna molto sovrappeso ma lieta nella sua sovrabbondanza e sempre in appetito, lavora in un ambiente teatrale, circondata da tenori e personaggi giunonici. Ho trovato questo dato molto verosimile, oltre che letterariamente interessante. Può essere che Olga stia bene nei suoi panni extra large anche perchè sono quelli i suoi modelli di riferimento? Se tu avessi collocato Olga alla reception di una palestra il personaggio non avrebbe funzionato allo stesso modo: sarebbe stato impossibile per lei essere sovrappeso e allegra se avesse avuto il pre-condizionamento di corpi filiformi che le sfilavano sotto al naso. Sei d’accordo?
Olga non si preoccupa del suo peso, la sua identità passa attraverso l’amore che cerca, è quello il suo vero problema, la sua urgenza. E’ consapevole della sua mole, ma non a disagio, certo anche la sua collocazione professionale l’aiuta. Ma la priorità è un’altra. La fame d’amore. E’ nata come un personaggio candido e proprio per questo lontano dai condizionamenti peggiori. E’ l’illusione che si possa vivere e passare attraverso gli eventi mantenendo l’anima pulita. Nonostante tutto.

A pagina 79 scrivi: “Anche le cose che rinunci ad avere provocano emozioni forti. A volte anche più forti, credimi.” Nel negativo e anche nel positivo, mi dici qualcosa che ti provoca forti emozioni?
Il mese prima dell’uscita di un mio libro in libreria. L’ora prima di incontrare la persona che amo. L’attimo prima del risveglio mattutino del mio bimbo. Tutte le attese mi provocano emozioni fortissime.

A pagina 87, a proposito di una Kelly non presente in negozio e la cui assenza può accrescere il desiderio dell’acquirente scrivi: “Si fa così. S’incrementa il desiderio. Fa parte del prezzo.” Quanto c’è, nel desiderio, d’illusorio?
Il desiderio è soprattutto una forte illusione, ma desiderare è anche una forma di piacere a cui non potrei mai rinunciare. Deve fare i conti con le aspettative, perciò è chiaro che spesso si accompagna a profonde delusioni. Specialmente per chi possiede una fantasia ipersviluppata.


In riferimento ancora alla domanda precedente, ho notato che il concetto di rinuncia –ovunque in agguato (Olga deve rinunciare al suo desiderio, la Vergani ha mollato la presa)- combatte col desiderio di possedere/ottenere qualcosa (un corpo perfetto/un uomo da amare/ una donna da plasmare a proprio piacimento). Ma il desiderio resta disatteso. Sei d’accordo? In sottofondo si cela una concezione esistenziale?
Sì, è così. La Vergani è una professionista della rinuncia. Ha capito che spesso è meglio nutrirsi di speranze e di attese piuttosto che sperimentare la realtà. Questo la mette al riparo da molte delusioni ma le impedisce, forse, di vivere anche esperienze molto belle. C’è sempre un motivo, comunque, alla base delle sue non-azioni. In Femmina de luxe si è trovata di fronte al limite che una donna può raggiungere per compiacere l’uomo che ama. E il dolore che ha percepito intorno a sé l’ha certamente modificata. Vedremo in Io ti perdono, la sua prossima avventura che esce a maggio per Colorado noir/Kowalski, cosa riuscirà a concedere di sé. A quale rinuncia riuscirà a … rinunciare. Se finalmente proverà a mettersi in gioco un po’ di più.

giovedì 12 febbraio 2009

I posti del batticuore

Il Giorno
12 febbraio 2009
Pagina Turismo & Weekend

I posti del batticuore
Da Como a Erba, i luoghi dove festeggiare San Valentino
— COMO —
UN LUOGO del cuore, un cioccolato prodotto a mano il cui sapore dura a lungo, una caffetteria a cui legare il ricordo di un pomeriggio e un libro che parla d’amore. Un San Valentino fatto di suggestioni, di gusto, di bellezza, di sapori e di racconti, di momenti di silenzio in cui la vista e i profumi bastano a dire tutto. Quattro luoghi per isolarsi anche nel caos, per condividere un tavolino, per fare un piccolo regalo che contiene una storia, e che rimane per sempre. Come a Erba, ai piedi del Triangolo Lariano, a metà strada tra Como e Lecco e con la Valassina che collega direttamente con Milano, la scalinata del teatro all’aperto Licinium sovrasta la cittadina.

IN INVERNO l’attività teatrale è ferma, ma la scalinata che porta fino al parco sulla sua sommità, può essere percorsa un gradino dopo l’altro, godendo man mano del cambio di prospettiva e dei rumori che si allontanano. Ai suoi piedi il bar Al Teatro (corso XXV Aprile 31), ha piccoli tavolini e buone selezioni di vino, tra quadri di arte moderna. Pochi metri più sotto, al Pure, quattro sgabelli in pochi metri quadrati, un ambiente raccolto e prodotti da degustare selezionatissimi, come alla pasticceria Sartori dietro l’angolo, all’inizio di via Volta. Ancora qualche passo e si arriva alla libreria di via Volta, luogo di nicchia dove chiedere consigli per un libro che parla di sentimenti. Tra le ultime buone uscite, “Rendez-Vous” di Christine Angot (Guanda). Cambio di scenario e di stile: a Como, nella centralissima piazza San Fedele tutt’oggi si esibiscono gli edifici più antichi della città. In uno di questi ha preso sede la libreria Ubik, dove cercare due titoli da leggere insieme: “Buio d’amore” tre novelle di Marco Vichi (Barbès editore), e il classicissimo e fondamentale “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes (Einaudi). Accanto alla libreria, con tavolini nella piazzetta medievale anche d’inverno, la pasticceria Aida con specialità napoletane, oppure in via Bonanomi 10 il bar-giardino della Compagnia Botanica. Sempre sul lago comasco, più a nord, è d’obbligo una breve sosta a Varenna, famosa per la magnifica passeggiata sulla “via dell’amore”.
Poi, procedendo verso il cuore della Brianza, la tappa è da Colzani caffè a Cassago, bar dell’anno 2009 del Gambero Rosso (via Nazario Sauro), uno dei pochissimi laboratori in Italia che produce cioccolato a partire dalla tostatura delle fave di cacao: tre sapori artigianali selezionatissimi, un locale di classe premiato per la qualità dei prodotti e del servizio. A pochi chilometri si raggiunge il Parco del Curone, con undici sentieri tra cascine, cipressi, vigneti e specie botaniche autoctone, anche in questa stagione (www.parcocurone.it, tel. 039.9930384). Guardando le colline, è bello leggere le pagine passionali di “Fuochi” di Marguerite Yourcenar (Bompiani).

INFINE, per chi non si vuole muovere da Milano (o scoprirla da una visuale diversa), l’idea è una cena sul tram “Atmosfera” (www.atm-mi.it, prenotazioni 800.808181), con partenza da piazza Castello per un giro fra le bellezze del centro storico in un’ambientazione da Orient-Express. Una serata che può essere preceduta da un’incursione alla pasticceria Marchesi, dal 1821 in via Santa Maria alla Porta 13, con le sue spettacolari creazioni in cioccolato. Nel breve romanzo “Femmina de luxe” di Elisabetta Bucciarelli (Perdisa editore), sono citati tutti questi luoghi meneghini del cuore e del palato: anche questo un piccolo ma significativo regalo, da cercare tra gli scaffali della Libreria degli Atellani di corso Magenta 65.


martedì 10 febbraio 2009

Femmina de luxe di Elisabetta Bucciarelli

Letteratitudine.it
10 febbraio 2009
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Sul fatto che l’ispettore Maria Dolores Vergani fosse un personaggio seriale non avevamo alcun dubbio. Ci fornisce, tuttavia, ulteriore conferma l’uscita del nuovo romanzo di Elisabetta Bucciarelli con protagonista l’ispettrice di polizia più famosa d’Italia: dopo Happy hour e Dalla parte del torto il terzo capitolo della saga Vergani raggiunge le librerie sulle vele letterarie di PerdisaPop (e all’interno della collana Babele Suite diretta da Luigi Bernardi). Il titolo è: Femmina De Luxe (trovate approfondimenti qui). L’ambientazione ci fa riscoprire una Milano avvolta nel futile mito dell’opulenza e dell’apparire a tutti i costi. C’è un cadavere su cui indagare, e un pazzo che compie atti vandalici in serie imbrattando di sterco le cabine telefoniche. E ci sono personaggi femminili che escono dalla penna della Bucciarelli per offrirci un panorama inquietante, ma reale (o quantomeno realistico). Quello di una società che mira all’esteriore, all’edonismo, al perseguimento di modelli estetici esasperati, alla creazione di femmine de luxe (leggiamo nella nota: donne che vogliono essere perfette come oggetti da esibire, femmine di lusso per uomini tormentati dall’idolo della perfezione estetica).
Un romanzo breve, una storia guizzante narrata con scrittura sincopata e asciutta.
Avevo definito Elisabetta Bucciarelli come la regina del noir milanese. Credo che questo nuovo libro le potrà garantire la conservazione del titolo.
Vi invito a discutere di questo romanzo insieme all’autrice. Ci aiuterà a moderare il dibattito Mariano Sabatini, che ha intervistato la Bucciarelli per “Affari italiani” (potete leggere l’intervista di seguito).

Ne approfitto, inoltre, per porvi alcune delle mie solite domande…
Ritenete che, nell’ultimo decennio, ci sia stato un incremento o un decremento dell’ossessione alla ricerca della perfezione estetica?
Al di là dei luoghi comuni… ritenete che questa sorta di ossessione sia più forte nel Nord o nel Sud del paese?
È più a carico delle metropoli o delle periferie?
E perché?
Ne discutiamo insieme all’autrice di questo libro.

Massimo Maugeri

sabato 7 febbraio 2009

Libreria Ubik di Como, presentazione di Femmina de luxe

Libreria Ubik di Como
Katia Trinca Colonel presenta
Femmina de luxe
6 febbraio 2009


Da sinistra Elisabetta Bucciarelli, Katia Trinca Colonel






Femmine di lusso dalla parte del noir

Corriere di Como
6 febbraio 2009


Da sentire: Femmina de luxe

L'Ordine
6 febbraio 2009

L'illusione del corpo perfetto nel libro di Elisabetta Bucciarelli

La Provincia di Como
6 febbraio 2009

La foto del Giorno - Elisabetta Bucciarelli

Il Giorno
Edizione Como
6 febbraio 2009

Iniziative alla Ubik

Como7
6 febbraio 2009


Libreria Ubik di Como, presentazione di Femmina de luxe

Femmine di lusso alla Ubik: stasera arriva Elisabetta Bucciarelli
CiaComo.it
6 febbraio 2009
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Una è Marta, l'altra è Olga. Sono due donne diametralmente opposte: una alla ricerca dell'uomo della sua vita, l'altra con una ambizione sfrenata. In comune hanno una sola cosa: cercano di essere "Femmine de luxe". Un romanzo intrigante, tra noir e passioni, in una Milano che va di corsa. E' il nuovo libro della giallista Elisabetta Bucciarelli. Il titolo è proprio "Femmine de luxe". L'autrice lo presenta stasera (ore 18, libreria Ubik di Como, ingresso libero) dialogando con la giornalista Katia Trinca Colonel.

Elisabetta Bucciarelli a Como
La passione per il delitto blog
6 febbraio 2009
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Libreria UBIK di Como - Piazza San Fedele 32
Ingresso libero

Venerdì 6 febbraio ore 18
La scrittrice ELISABETTA BUCCIARELLI incontra la giornalista Katia Trinca Colonel, per presentare FEMMINA DE LUXE, il suo ultimo romanzo pubblicato per Perdisa editore.
Due ragazze: una morbida e indifesa, alla ricerca dell'uomo della sua vita. Un’altra acuminata dall'ambizione, si sacrifica all'idolo della perfezione estetica. Che cos'hanno in comune? Entrambe provano a essere femmine di lusso…

Elisabetta Bucciarelli, milanese, ha pubblicato due romanzi (Happy Hour e Dalla parte del torto, entrambi per Mursia) e diversi racconti, tra cui per il Giallo Mondadori. Conduce il target “GialloFuoco” su Booksweb.tv, portale tv dedicato ai libri e agli scrittori. 

lunedì 2 febbraio 2009

Libreria Ubik di Como, presentazione di Femmina de luxe

INIZIATIVE FEBBRAIO 2009
Presso lo spazio incontri della libreria UBIK di Como


Piazza San Fedele 32
22100 Como
+ 39 031 273554
+ 39 031 2759932
como@ubiklibri.it
www.ubiklibri.it

Venerdi’ 6 febbraio ore 18
Incontro con ELISABETTA BUCCIARELLI che parlerà con Katia Trinca di
FEMMINA DE LUXE
Due ragazze: una morbida e indifesa, alla ricerca dell'uomo della sua vita. Un’altra acuminata dall'ambizione, si sacrifica all'idolo della perfezione estetica. Che cos'hanno in comune? Entrambe provano a essere femmine di lusso…
Elisabetta Bucciarelli, giornalista milanese, ha pubblicato diversi romanzi e conduce il target “GialloFuoco” su Booksweb.it

Ancora Femmina, ancora de luxe

L'Angolo nero
1 febbraio 2009
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Si torna a parlare, da Bibli, di Femmina De Luxe con Elisabetta Bucciarelli, Mariano Sabatini e Valerio Calzolaio. Pare che questo libro, così breve, abbia ancora tanto da dire. Dalle pagine condensate si staccano figure di donne e di dolori, di inquietudini e solitudini. 
Quasi che il parlarne in pubblico, insieme ad amici, in un sabato pomeriggio, possa servire a esorcizzare le paure.


Questo post è per voi due, Paola e Elisabetta. Grazie per esserci.

Libreria Bibli di Roma, presentazione di Femmina de luxe

Libreria Bibli di Roma
Valerio Calzolaio e Mariano Sabatini
presentano Femmina de luxe
31 gennaio 2009

Da sinistra Valerio Calzolaio, Elisabetta Bucciarelli, Mariano Sabatini





Libreria Bibli di Roma, presentazione di Femmina de luxe

Carotelevip.it
Caro televip informa...
31 gennaio 2009
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Caro televip informa: oggi presentazione romana del libro Femmina de Luxe di Elisabetta Bucciarelli (Alberto Perdisa Editore) che si è appena aggiudicato il Bloody Mary Award 2008, premio indetto da Thriller Cafè. L' appuntamento è alle ore 18 presso la libreria Bibli in via dei Fienaroli, 28 (vicino S. Maria in Trastevere). Insieme all'autrice ne parleranno Valerio Calzolaio e Mariano Sabatini. I lettori romani di caro televip sono invitati ad intervenire numerosi!

Wuz.it
Gli incontri con l'autore
26 gennaio 2009
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